02/06/2001
Trento - Monte Bondone - Santa Barbara - Trento
124 Km
Partenza
per il monte Bondone. I diversi volti della tensione. Boldrini già ringhia.
Chiarugi sbadiglia. Goti assorto in preghiera.
Nucci
e Chiarugi inseguono forsennatamente Boldrini fuggito al metro 50 della salita
del Bondone.
Boldrini
ripreso dopo la fuga sul Santa Barbara. È visibilmente teso. La cotenna del suo
mostruoso collo s'increspa. Chiarugi sogghigna prima d'infilzare l'avversario.
Pelagotti
quatto quatto incalza i battistrada.
Nucci,
in testa sul Santa Barbara, viene sorpassato in tromba dal bambino occhialuto.
Esultanza
di Pelagotti per il secondo posto. Il braccio alzato è l'unico suo arto che non
ha assaggiato i crampi.
Chiarugi
soccorso dopo l'arrivo patetico sul Santa Barbara. È inutile che uno corra la
maratona in 2.39' se poi viene a fare queste figure su una salitella al 23%.
03/06/2001
Silandro - Passo Stelvio (quasi) - Silandro
81 Km
Goti
in atteggiamento pontificale. "Questo Stelvio s'ha da fare!"
Caparrini
lieto e pensoso dopo un giro di sondaggi sulla praticabilità del passo.
Bagnoli
pensoso in ciabatte dopo il maquillage mattutino della Colnago.
Per
ora il rio Trafoi è più rumoroso dei fiati di Boretti (con un tovagliolo in
fronte) e Caparrini (con una pancera iridata in fronte).
Prima di Trafoi s'unirono
compatti in fila per quattro (Nucci, Chiarugi, Pelagotti e Bitossi) col resto di
uno (s'intravede una zampa di Boldrini). Mezzo Torcini li incita.
Lo
zavorrato Nucci guida la corsa fra le pietre innevate.
Il
bardato Chiarugi sta rimontando tra i candidi lapilli.
Pelagotti
sferzato dai fiocchi contiene il distacco.
Tempestini
prima della tempesta.
L'abominevole
uomo delle nevi pronto a baciare il suolo dopo l'arrivo.
La
jeep della Provvidenza funge da spogliatoio. Il proprietario che la riconosca
dalla targa è pregato di non incazzarsi, perché lasciando gli sportelli aperti
ha compiuto suo malgrado un'opera di misericordia.
Ed
ecco arrivare con affannoso caracollo Bagnoli, spettrale, e Caparrini,
digrignante.