Centoquarantaquattresima puntata 17/01/2016

A San Gimignano calano temperature e partecipanti ma le azioni di Boldrini risalgono.

 

Con questo ciel più bello d'un diamante

si potrebbe vergar lirica seria

da metter nel cassetto d'ogni amante,

ma Caparrin ritiene deleteria

ogni divagazion e fuorviante:

"In questo bel mattino da Siberia

purtroppo a pochi pedalanti anelo

col sangue mescolato all'antigelo."

 

C'è Centola ciclista d'altri tempi

e Chiarugi col viso già sbrinato

ma sembran oggidì gli unici esempi.

Quando nell'aere si condensa il fiato

i gruppi all'otto e mezzo sono scempi,

e meno mal che c'è il duumvirato

di Nozzol e Boldrin che tiene salda

la tempra della squadra e la riscalda.

 

"Chi vuol staccar Boldrin si faccia avanti!"

Gridano allor gli araldi per attrarre

altri ciclisti con massicci guanti.

Ed a San Gimignano dentro un barre

in palio c'è un caffè per gli sfidanti

bardati con giubbotti e con zimarre.

"Anch'io" s'alza una mano "sono in ballo."

Afferma un asociale nero e giallo.

 

"Acciò che vostra musa non mi cassi

dopo presenze anonime qui vale

annunciar che mi chiamo Michelassi."

E dietro a lui prorompe altro asociale

che sembra ascritto fra i ciclisti grassi:

"Io sono Mokhlf con una sol vocale,

alias Hassan con una sol speranza

di staccare Boldrin pur con la panza."

 

"Io son social ma è ben che m'accontenti

di rimirare le ducali ruote."

Sostiene con sincerità Innocenti.

Ne arriva un altro con le rosse gote

ma che non suole batter troppo i denti.

"Le imprese" si presenta "mie son note:

io sono Bagnol Elle per davvero,

ciclista da tre gradi sotto zero."

 

Per completar la storica quadriglia

dei patriarchi Nucci pur compare.

Ma Caparrin deluso allor consiglia:

"Siam pochi in questo bel mattin polare.

Ai campanelli di chi ancor sbadiglia

andremo con celerità a suonare:

Tempestin, Pelagotti ed Ulivieri

verranno a congelarsi volentieri."

 

Ma alla richiesta pare sorda ed orba

la formazione con Boldrin in testa:

"Il corpo mio transgenico s'ammorba.

Questa freddura mi sarà molesta

se non pedalo tosto a bassa chiorba:

così mi scaldo e geli chi s'arresta."

In pratica già in Via dei Cappuccini

staccato è il plotoncin di Caparrini.

 

Nozzol, Chiarugi e Nucci non li stacca

e pure Michelassi che s'affina

ad imparar come Boldrin si bracca.

La chiorba sua riluce nella brina,

il sole basso tepe e gli occhi fiacca

mentre procede lesta la cinquina

che sorpassa con tacita veemenza

pure di Ramerini una parvenza.

 

Qualcun grida a Boldrini mentre incede:

"Guarda che se prosegui in questo modo

il presidente più non si rivede."

Ed egli bofonchiando dice: "T'odo,

ora rallento e il freddo soprassiede,

però di caldo ancora poco godo."

Rallenta e poi si ferma, e verso Varna

il ploton dei tardivi allor s'incarna.

 

Però dopo due miglia di discesa

Tempestin, Ulivieri e Pelagotti

accolti in gruppo con paziente attesa,

concordano: "Ci siamo bell'e rotti,

ce ne andiamo già pria della contesa

nel più vile percorso dei ridotti."

Così mentre l'ascesa tosto impelle

si portan via financo Bagnol Elle.

 

"Passiamo da Ulignan con la sua rampa"

annuncia Caparrin "e intanto arretro

con chi dalla disfida adesso scampa."

A Nozzol di salita basta un metro

per staccare chi invece adesso avvampa

nel rimaner comunque molto indietro:

Boldrin, Nucci, Chiarugi e Hassan son buoni

come di Renzo i quattro bei capponi.

 

Si beccan tra di loro ad ogni costo

pur sapendo che ai piè della turrita

stanno a lottar per il secondo posto.

Ma Chiarugi un famoso motto cita:

"Ogni ciclista sempre è bendisposto

a staccare Boldrin su una salita."

E Boldrini però che se ne intende

lo stacca lì dove la strada scende.

 

Chiarugi e Nucci rassegnati vanno

staccando Hassan, che quasi fa la botta,

per consolarsi del penoso danno.

Ma è strano che Boldrini non li sfotta

quando li vede giunger con affanno

ed il vigore della pasta scotta.

Degli scorni di cui furon presaghi

vuol sol che Nucci il suo caffè gli paghi.

 

Nel bar finisce dunque la puntata

con una meritevole appendice

che con costanza in voga è ritornata:

reclutare l'omin che più s'addice,

disporsi su due file in gran parata

per la foto che non avrà cornice

ma molcerà gli assenti in queste tappe

che in diretta vedranno con Uozzappe.