Centoventiquattresima puntata 08/12/2013
D'inverno i turisti italiani vanno in Egitto e ciclisti egiziani vengono un Italia. Per staccare Boldrini.
Caparrin come prassi dà l'inizio:
"Una lodevol novità discerno.
Mancan giorni e domeniche al solstizio
ma c'è già il clima amico dell'inverno
e lo deduco dal probante indizio
della vestita squadra che governo.
Ormai a dicembre ci si meraviglia
se freddo e gelo a pedalar si piglia.
Ma i miei ciclisti al freddo sanno opporsi
grazie al nuovo giubbin del ventennale.
Guardate come fascia bene i torsi:
con quel tessuto da tuta spaziale
si sta più caldi che con pelle d'orsi.
La calzamaglia poi sembra un gambale
che un'aria seria e forte conferisce
e una sinuosa complession di bisce.
Guarda Mancini come è fiero e baldo,
col nuovo completin sembra men vecchio
e si mantien pur senza grappa caldo.
E guarda Nozzoli, fin all'orecchio
coperto sembra men truce e ribaldo,
e si rimira se vede uno specchio.
Se lo indossasse pur Boldrin transgenico
potrebbe egli sfilar sul palcoscenico."
Chi pensa al gruppo in uniforme sbaglia,
infatti a parte i pochi più eleganti,
quel che resta è la solita accozzaglia:
ci son quelli sociali ma varianti,
ci son quelli con varia calzamaglia
e alcuni son con asociali manti.
Non può mancar Maltinti a questa meta,
lui che fu detto il cotto d'Impruneta.
Ma nell'abbrivio fra la folla ricca,
mentre le membra sono ancora in stallo,
uno su tutti per aspetto spicca.
Cappello antico e giubbottaccio giallo,
pare più indietro della martinicca
e la musa lo tira tosto in ballo.
"Non fate caso" dice "se sto zitto,
ma son vero ciclista dell'Egitto.
Del Mare Nostrum valicai i confini
non per scalare gli Appennini o l'Alpi
ma per staccare Nozzoli e Boldrini.
È vero, ho un po' di pancia se mi palpi,
ma dopo allenamenti peregrini
di Nozzoli e Boldrin voglio gli scalpi."
E mentre dice questo a Chiesanuova
la gomma a terra Caparrini trova.
Quando un tecnico guasto ha il presidente,
anche se aiuto ognun tosto gli porge,
le mani nei capel mette la gente,
giacché lui delle usure non s'accorge
e pur se il danno par roba da niente
qualche complicazione sempre insorge.
E qui ci vuol l'astuzia di Carlone
per aggiustar il liso suo fascione.
"Il rischio di forare ancor sussiste,
prosegui, o duca, oppure torni indietro?"
Il dilemma è fittizio e lui persiste.
"Il percorso giammai scorcio d'un metro!"
Caparrin segue regole ottimiste.
"Non forerò nemmen su acuto vetro.
L'aurea legge di Brando vige ancora:
dov'è una toppa più non si rifora."
Con questi moralistici precetti
a Tavarnuzze il gruppo si scatena.
Martin, Chiarugi, Ciampalin, Cianetti
sembran uniti e fieramente in vena
per contrastar i due truci soggetti.
Ma se Boldrini sembra ancora in pena,
Nozzoli in poche curve prende il volo
e non lo vedon più dopo Bagnolo.
Su Nozzoli eran chiuse le scommesse
ma per staccar Boldrin che insegue bieco
si desta un bel frenetico interesse.
A chiorba bassa tira senza spreco
e se qualcuno sorpassar potesse
il suo furor diventerebbe cieco.
"Nell'orgoglio transgenico or lo pungo."
Pensa Chiarugi col rapporto lungo.
Con signorilità l'affronto incassa
quando Chiarugi mal celando affanno
con la catena tesa lo sorpassa.
Ma il beneficio è breve e molto il danno
ché Boldrin si rimette a chiorba bassa
e quelli dietro prontamente sanno
che lentamente anche il fiaton s'estingue
quando caninamente stan le lingue.
"Che Nozzoli ci stacchi, questo passi,
ma Boldrini non deve farla franca."
Pensano in coro i suoi seguaci lassi.
Cianetti trepida e Martin arranca,
Ciampalin soffia e abbaia come i tassi
mentre Chiarugi bruscamente sbianca.
Ma all'Impruneta alfine si rifiata
e Boldrini fa pure la volata.
Qualcuno finalmente lì respira
e Nozzol che aspettava nella piazza
nessuno lo considera o lo ammira.
Tutti intorno a Boldrini che s'incazza:
"Sono sempre e sol io quello che tira,
pur ora che tre chili ho in più di stazza!"
Che Boldrini s'incazzi non è strano
ma perso abbiam di vista l'Egiziano.
Era già in loco senza disappunto
ad aspettar il gruppo con Maltinti
(egli inver cotto e con lo sguardo smunto).
"I miei proclami" dice "eran convinti.
E infatti prima di Boldrin son giunto.
Non disquisiam fra vincitori e vinti:
staccar Boldrin dà sempre molta gioia
anche passando da una scorciatoia."