Centoventitreesima puntata 24/11/2013
Ruota: la salita interrupta più cara agli empolesi. Dove si narra della corsa delle dieci paste.
È lì dal millennovecentoventi
ed una volta all'anno da vent'anni
decuplica in un attimo i clienti.
Un'orda di ciclisti pien d'affanni
lo attornia come i sacri monumenti
scoprendo delle paste i disinganni.
Ultimo Bar: quest'è l'insegna nota
che campeggia nei vicoli di Ruota.
Ultimo è il bar ed ultimo è l'asfalto
che tarpa l'illusion del monte Serra
visibil con le antenne lassù in alto.
Caparrini, che è errante ma non erra,
ricorda, quando aveva chili e smalto,
una salita in più con sassi e terra,
pure in Chiarugi la memoria s'apre
su quell'ardita via per muli e capre.
Non son leggende, sono storie vere:
anche Bertelli e Nucci in aurei tempi
la solcaron con le bici leggere.
Oggi però gli intenti sono scempi,
il gruppo è serio e folto e non può avere
troppa empatia per quei cattivi esempi,
pertanto Caparrini non sorprende
dicendo: "Si va a Ruota e poi si scende."
"C'è un sol problema." Poscia puntualizza.
"Le scorte di quel bar son limitate
e ci son solo dieci paste in lizza.
Acciò che dopo fertili sudate
non ci tocchi una pasta vieta e vizza
le abbiamo pria dell'alba prenotate,
ma chi non entrerà nei primi dieci
starà digiuno in ginocchion sui ceci."
La cognizion di questi ambiti premi
produceva fermento alla partenza,
non sol v'erano i soliti problemi
per dar il nome giusto a ogni presenza,
ma soprattutto v'erano patemi
per la ricca e agguerrita concorrenza:
tanti i partenti ma nessuna schiappa
venuta ad onorare questa tappa.
C'era Maltinti, è ver, c'era Ulivieri,
c'era un tizio vestito da Ancilotti,
ma gli altri in apparenza erano seri,
tanto che subito eran molti indotti
a rinunciar a languidi pensieri
se i primi non si fossero corrotti,
e c'erano purtroppo ancor pronostici
per Nozzoli e Boldrini, truci ed ostici.
Mentre transita il gruppo alle Vedute,
Caparrin col pensiero e con le dita
la prevista classifica discute.
"Se salgo al passo dei bambini in gita
le sorti delle paste son compiute
e mi tocca mangiar barretta trita,
ma se m'impegno bene e m'amministro
sarò contato al mignolo sinistro."
Quella salita in men che non si pensi
inizia con silenzio e compattezza,
con rumori di cambio e sguardi intensi.
Quando la strada mostra la sua asprezza
Nozzoli fugge e gli altri son propensi
a lasciarlo fuggir senza amarezza.
Chiarugi e Tempestin lo seguon tosti,
poi Nucci con Boldrin fan cinque posti.
Oggi staccar Boldrin non interessa
quanto la lotta per le dieci paste
e il verdetto final ora s'appressa.
Cinque per venti bocche son rimaste
ed ai fedeli ch'escon dalla messa
spettano le avanzate o quelle guaste.
Ma arrivan Zio, Cordero e Menichetti
prima di sagrestani e chierichetti.
Otto ciclisti nell'Olimpo sono
e trema insieme ad altri Caparrini
ché piazzarsi non può nemmeno nono.
Infatti l'ispirato Ciampalini,
che della foga sembra avere il dono,
a stento ha pasta per i cappuccini,
e l'ultima è contesa a caro prezzo
fra Caparrini e due del Tocch'e mezzo.
Sarà perché eran poco postulanti
oppure per rispetto nobiliare,
ma i due lo lasciano arrivar davanti.
Di quell'ultimo bar sul limitare
l'ultima pasta egli prende coi guanti
e la divora senza masticare.
"L'ho conquistata" dice “e son vorace.
E chi m'è giunto dietro si dia pace."
Ultimo giunge Giunti e si rassegna,
ma sembrerebbe avere più fortuna
Mancini con Buglione che s'ingegna.
I due quando la folla si raduna
abbordano chi il premio a lor consegna:
Chiarugi imperturbabil che digiuna,
e Nozzoli che di nascosto ingloba
da un piccolo flacone strana roba .
Boldrin, che è pingue pur con chiorba ossuta,
vuole donar la pasta a un ragazzino
che però non si fida e la rifuta.
Gli Empolitour riprendono il cammino
ma Ruota in frazion d'Empoli si muta:
Santa Maria, Avanesi ed Ontraino,
mandria di cento scalpitanti manzi
che forse vuole saccheggiar gli avanzi.
Son tutti emulator d'itinerario
ma nessun degno della vera ascesa
segnata con trattin sullo stradario.
Nessun compì la predicata impresa
da segnar subito sul calendario
ché la decima pasta era già presa.
Volevano menzion con sfide e prove
ma in ritardo partirono alle nove.